I familiari dei pazienti cocainomani, siano essi venuti più o meno recentemente a conoscenza della condotta tossicomanica del loro congiunto, tendono invariabilmente ad attuare un controllo "affettivo" assai pesante per loro da sostenere e che, purtroppo, non ha evidentemente dato l’esito sperato.
La totalità dei pazienti a cui è stato proposto un programma in cui era parte integrante il controllo delle urine, ne ha riconosciuta l’indubbia utilità, anche se è altrettanto vero che il monitoraggio urinario non ha di per sé una valenza terapeutica e, se avulso dal contesto di cura, è assolutamente privo di significato.
La Relazione OEDT OSSERVATORIO EUROPEO DROGHE del 2012 stima che circa 15 milioni e mezzo di persone abbiano sperimentato cocaina almeno una volta nella vita.
Sono le classiche persone della porta accanto, persone normali con una patologia: la dipendenza da cocaina.