Le pubblicazioni

Cura della dipendenza da cocaina


A partire dal 2010 a Brescia e a Lugano sono state istituite due Unità Operative Ambulatoriali espressamente dedicate ai soggetti cocainomani socialmente integrati. Si tratta di persone affette da una dipendenza anche grave, per quanto privi di problematiche legali o di una psicopatologia rilevante e che riescono a mantenere, tra alti e bassi, rapporti affettivi significativi e/o un'attività lavorativa anche soddisfacente: decidono di chiedere aiuto nel momento in cui comprendono di non avere più punti fermi, riconoscendo così che sono forse in procinto di perdere con essi “tutta la loronormalità".

Tuttora questa tipologia di pazienti accede con difficoltà ai Ser.T. ma, benché possa essere considerata una popolazione eccessivamente selezionata, in realtà rappresenta la maggior parte dei soggetti che consumano cocaina in termini di dipendenza patologica. La cooperazione tra il gruppo lombardo e quello ticinese si è consolidata in sperimentazioni congiunte e l'esperienza acquisita nel curare oltre cinquecento pazienti ha consentito di individuare un modello organizzativo e clinico adatto a quanti, pur patologicamente dipendenti da cocaina, hanno conservato un’adeguata rete di sostegno psicosociale.

Questo libro vuole descrivere un'esperienza professionale sottoposta al vaglio del metodo scientifico, ma nata soprattutto dall’integrazione di tecniche, attitudini, osservazioni che provengono dalla competenza clinica, con lo scopo di fornire utili indicazioni ai professionisti interessati ad approfondire l'attuazione di setting di cura specialistici espressamente dedicati a questo specifico target.

Antonia Cinquegrana, medico internista e psicoterapeuta, responsabile del Centro Clinico Cocainomani dell’ASL di Brescia, ha ideato e diretto significative sperimentazioni inerenti il trattamento della dipendenza da cocaina. Autrice di numerose pubblicazioni scientifiche nell’ambito del trattamento del cocainismo, ha curato con T. Bussola: Cocaina: da piacere a patologia. L’esperienza di un trattamento non farmacologico ambulatoriale (Angeli, 2007).

Tiziana Bussola, psicologa e psicoterapeuta presso il Centro Clinico Cocainomani dell’ASL di Brescia, da oltre vent’anni si occupa del trattamento di soggetti integrati socialmente dipendenti da cocaina. Autrice di numerose pubblicazioni scientifiche nell'ambito del trattamento del cocainismo, ha curato con A. Cinquegrana: Cocaina: da piacere a patologia. L'esperienza di un trattamento non farmacologico ambulatoriale (Angeli, 2007).


Cocaina: da piacere a patologia

Secondo le stime più recenti circa 9 milioni di europei hanno fatto uso di cocaina almeno una volta nella vita. Preoccupante è che l'aumento dei consumi si accompagni alla crescita dell'uso patologico di questa sostanza tanto più che, dal punto di vista della clinica, la realtà del trattamento farmacologico del cocainismo è, ad oggi, insoddisfacente.

Se, come scrive Alfio Lucchini, il compito del professionista è individuare le diverse tipologie di consumatori in modo da determinare la scelta terapeutica più appropriata, questo testo è un valido esempio di come si possano attuare efficaci interventi strutturati per pazienti tradizionalmente poco inclini ad accedere ai Ser.T., purché alla professionalità si sappia associare anche una certa flessibilità, necessaria per costruire percorsi terapeutici personalizzati.

A partire dai numerosi studi che supportano l’efficacia di trattamenti non farmacologici, le curatrici presentano l’esperienza condotta con il progetto NICoDEMo – attuato presso il Ser.T. di Brescia e rivolto a 100 cocainomani “inseriti socialmente” – che ha visto il coinvolgimento di diversi professionisti, impegnati nella ricerca di una strategia di intervento specifica, fondata sulla psicoterapia cognitivo-comportamentale e su quella supportivo-espressiva.

Il volume – che si arricchisce di due saggi introduttivi sull’approccio cognitivo- comportamentale nel cocainismo e sull'uso dello screening nel trattamento – come scrive Mariagrazia Fasoli "non è un manuale per il trattamento del cocainismo, ma il tentativo di comunicare un’esperienza professionale a chi una professionalità in questo settore ce l’ha già: alcuni colleghi hanno trattato con successo pazienti cocainomani ehanno accettato di spiegare come hanno fatto. Io credo che possa essere una lettura interessante".

Antonia Cinquegrana, medico internista e psicoterapeuta, dirige il Ser.T. 1/Brescia – Dipartimento Dipendenze – ASL della Provincia di Brescia. Ha ideato e diretto il progetto NICoDEMo.

Tiziana Bussola, psicologa e psicoterapeuta, è coordinatore dell’attività di psicoterapia per pazienti cocainomani del Ser.T. 1/Brescia – Dipartimento Dipendenze – ASL della Provincia di Brescia.


Manuale di terapia per la tossicodipendenza

I profondi mutamenti avvenuti nel campo dei fenomeni d’abuso ha portato negli ultimi anni a ritenere indispensabile, per un efficace contrasto del fenomeno delle dipendenze, l’elaborazione di strategie di intervento complessive. Non ci troviamo più, come alcuni decenni fa, di fronte soltanto ad un uso “specializzato” delle sostanze stupefacenti, dove il soggetto tossicodipendente era facilmente identificabile e si muoveva soprattutto all’interno di un contesto degradato. Oggi, sempre più, ci si trova davanti a un soggetto non chiaramente visibile, che nella sua quotidianità fa uso combinato di più sostanze all’interno di nuovi contesti, non sempre del tutto illegali e sempre meno deteriorati. L’uso e abuso di droghe ed alcol è un problema sociale che interessa trasversalmente diverse fasce di popolazione. Il consumo avviene, infatti, tra i giovani ma anche tra gli adulti in maniera episodica o in modo problematico, in contesti di piena integrazione sociale o di grave marginalità.

Alla luce di queste profonde trasformazioni serve un cambiamento di approccio, a volte anche di termini, e una visione globale, che contempli tutti gli ambiti del vivere sociale e aiuti l’elaborazione di un rinnovato quadro concettuale del fenomeno droga, utile poi nel lavoro di progettazione e programmazione delle strategie di prevenzione e di intervento. Per quanto riguarda, in particolare, la cocaina, in questi ultimi anni vi è stata una tendenza costantemente in aumento nell’utilizzo di questa sostanza e, di conseguenza, nelle richieste di cura all’interno della rete regionale di intervento, costituita dai servizi accreditati, Pubblici e Privati. Servizi diffusi, specializzati ed adeguati nella presa in carico e nel trattamento. Tuttavia, il trattamento delle dipendenze, come ci insegna la letteratura scientifica, non è univoco e poter, quindi, disporre di differenti modelli di intervento consente di rispondere in modo maggiormente efficace alla richiesta sempre crescente di intervento. La possibilità di avere a disposizione strumenti di cura innovativi, come quelli descritti in questo testo, amplia le opportunità di cura.

Questo manuale offre informazioni chiare ed utili per applicare il modello di counseling di gruppo per la dipendenza da cocaina, utilizzato in un grande progetto multicentrico di ricerca sostenuto dal NIDA (National Institute on Drug Abuse) - il “Collaborative Cocaine Treatment Study” e può rappresentare un valido strumento di lavoro per quanti vogliono utilizzare un approccio di gruppo nel trattamento del cocainismo.


Manuale di terapia per la tossicodipendenza

Premessa dei traduttori

Questo manuale è destinato ai professionisti delle dipendenze, che, pur appartenenti a varie professionalità, intendano fare riferimento alla terapia Breve Strategica Familiare nel trattamento dell’adolescente che utilizza sostanze stupefacenti. Il manuale è legato all’approccio sistemico familiare e pertanto è facilmente utilizzabile da quanti hanno già una simile formazione specialistica. Poiché però è comunemente accettato che la famiglia è un sistema i cui membri sono interdipendenti, l’approccio alla Terapia Breve Strategica Familiare può essere studiato ed appreso da quanti si trovano a lavorare con gli adolescenti, proprio perché in molti casi la famiglia è un ambiente di vita che può influire sull’uso ma anche sulla cessazione di stupefacenti.

Questo manuale descrive delle strategie per creare una relazione terapeutica con le famiglie, per valutare e diagnosticare dei modelli maladattivi di interazione familiare e per trasformarli da maladattivi in adattivi. Nel nostro lavoro di traduzione abbiamo tenuto una assoluta fedeltà al testo; in alcuni casi abbiamo ritenuto di citare il termine in inglese, (ad esempio per enactment, tracking joining, ecc.) in quanto renderlo in italiano avrebbe richiesto una circonlocuzione troppo lunga e poco sintetica.
Ci auguriamo che i professionisti che operano nelle dipendenze patologiche trovino proficua la lettura di questo testo, che fornisce delle indicazioni pratiche ed adeguate a modificare quegli schemi di interazione che sono direttamente connessi all’utilizzo di sostanze stupefacenti da parte dell’adolescente. Per il nostro gruppo è stato un bel momento di studio e di forte coesione.


Il Counseling Individuale nella Dipendenza da cocaina

a cura di: Dipartimento Politiche Antidroga, Presidenza Consiglio Ministri

Testo originale: Mercer D.E. Woody G.E. Individual Drug Counseling. Therapy Manuals for Drug Addiction Series N. 3, NIDA, 1999.
Traduzione e adattamento: F Maselli, A Cinquegrana, A Rossi.

Questo manuale tecnico realizzato dal National Institute on Drug Abuse americano sull’approccio del counselling nel trattamento della dipendenza da cocaina, descrive le terapie più efficaci e scientificamente supportate dell’approccio cognitivo comportamentale per il trattamento individuale del cocainismo.

Al fine di favorirne la diffusione si è ritenuto utile curarne la traduzione in lingua italiana, affinché gli operatori e i professionisti che operano nell’ambito delle tossicodipendenze possano disporre di linee guida internazionali basate sulla ricerca scientifica. L’attività di divulgazione scientifica, la diffusione di informazioni accreditate e di risorse professionalmente utili e la pubblicazione di linee guida rientrano, infatti, tra i numerosi compiti del Dipartimento Politiche Antidroga.

Desideri ricevere più informazioni oppure richiedere un consulto?