La sostanza aiuta a gestire lo stress provocato da e sul posto di lavoro: non c’è nulla di piu FALSO, al contrario credo fermamente che col passare del tempo lo stress venga aumentato a dismisura, infatti molti pensano di consumare per resistere alle pressioni degli orari di lavoro, alle pressioni provocate dai superiori oppure dai crescenti budget e obiettivi sempre più irraggiungibili che vengono imposti, oppure consumano per resistere allo stress causato da consegne regolate da orari rigidi. Non c’e nulla di più sbagliato perché nel brevissimo periodo o nel momento del consumo si può avere questo abbaglio, in realtà si sta allontanando la propria concentrazione dal lavoro stesso, per questo si pensa di gestire meglio lo stress, per poi ritrovarsi ad effetto finito con tutto da fare o da “aggiustare”!!!!

Non va inoltre trascurato il bruttissimo effetto di “down” che la sostanza provoca poche ore dopo che svaniscono gli effetti, questa situazione di disagio, tristezza e impotenza non può che amplificare la creazione di stress sia psichico che fisico. In questi momenti personalmente facevo fatica a spedire un semplice fax, a fare telefonate e figuriamoci ad incontrare un nuovo cliente per una trattativa, fino ad arrivare a crisi di panico e paure ad affrontare i più piccoli problemi lavorativi. Proprio per questi motivi ho sempre evitato di consumare assiduamente sul posto di lavoro, per esempio i lunedì mattina di rientro da un week end di “festeggiamenti” mi ritrovavo nel pieno degli effetti negativi della sostanza e mi servivano almeno due o tre giorni per tornare ad una situazione di calma e soprattutto normalità.

Per quanto concerne gli effetti della sostanza durante le attività lavorative ritengo che essi siano deleteri per la buona riuscita in quanto l’assuntore ha solo dentro di sé la sensazione di lavorare meglio e di poter fare di più!! Non a caso se si provano a scrivere i propri pensieri su carta mentre si è alterati si noterà che spesso sono privi di senso, espressi in modo strano e spesso ripetitivi e prolissi. Pensiamo poi a chi ci ascolta mentre siamo alterati, purtroppo non tutte le persone sono ingenue e anzi chi è interessato a quello che diciamo (come avviene lavorando) non può non notare che siamo alterati e strani.

Altro fattore di pericolo secondo me è la perdita completa di prudenza e obiettività, per chi ha mansioni con una certa rilevanza economica ad esempio rischia di perdere il contatto con la realtà o con la normale gestione delle risorse e rischia di “buttarsi” in imprese antieconomiche o di non essere più in grado di gestire patrimonio e spese, non a caso molti cocainomani finiscono col far fallire le proprie attività a causa di cattive gestioni, investimenti sbagliati e sperpero di denaro."

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