La funzione di controllo dello screening urinario va sempre dichiarata al paziente, proprio per fargli comprendere quanto sia una parte importante della terapia per la dipendenza da cocaina. E’ tuttavia necessario ben specificare quale sia il vero significato della parola "controllo" soprattutto illustrando a fondo le seguenti motivazioni:
primariamente spiegando che l’esecuzione del check urinario è di grande ausilio per il terapeuta in quanto evidenzia oggettivamente se in un determinato lasso di tempo è realmente in atto un controllo parziale o totale della sostanza: senza un riscontro è molto difficile riconoscere al paziente gli sforzi da lui messi in atto per ridurre l’uso di cocaina, rischiando così di prendere per buoni più gli auspici della persona, che il fatto reale.
in secondo luogo la possibilità di attuare un adeguato monitoraggio mette in risalto in tempo reale l’eventuale aggravamento della condotta tossicomanica, permettendo al terapeuta di intervenire precocemente, costringendo il paziente a confrontarsi con un innegabile esame di realtà. E’ importante sottolineare che è proprio in queste situazioni che si può orientare, per quanto possibile, la persona a prendersi cura di sé, prima che la sua situazione degeneri pericolosamente. La maggior parte dei pazienti, quando iniziano un programma per smettere di usare la sostanza, in realtà spera di poter ritornare indietro nel tempo e di poter riacquistare il controllo sulla cocaina, cosa che l’attuale condizione tossicomanica ha spazzato via. Dopo che il paziente ha raggiunto un periodo di astinenza, se si verifica un uso anche molto modesto di cocaina (che comprensibilmente la persona senza un controllo seriale dei test urinari cerca di negare, soprattutto a se stesso) questo fatto può consentire al terapeuta di introdurre con una certa credibilità il concetto “che è illusorio pretendere di riuscire a controllare l’uso di cocaina nel medio periodo da parte di chi ha già dimostrato nel passato di aver già perso la capacità di controllo."
dott.ssa Antonia Cinquegrana
Medico internista e psicoterapeuta
Antonia Cinquegrana è un medico internista e psicoterapeuta. Negli ultimi 25 anni ha progettato e diretto significative sperimentazioni inerenti il trattamento ambulatoriale della dipendenza da cocaina particolarmente dedicate ai soggetti cocainomani integrati socialmente, raccogliendo la più ampia casistica italiana in materia.
La Relazione OEDT OSSERVATORIO EUROPEO DROGHE del 2012 stima che circa 15 milioni e mezzo di persone abbiano sperimentato cocaina almeno una volta nella vita.