La famiglia può giocare un insostituibile ruolo di sostegno, ma spesso anche i familiari hanno bisogno di un aiuto professionale per riuscire nel compito difficile di aiutare la persona a cui vogliono bene, re-imparando però a dargli un po' alla volta quella fiducia che avevano perso: il partner / la famiglia risente sensibilmente della gravità della condotta tossicomanica del proprio congiunto e, soprattutto in situazioni di crisi, oscilla da una funzione di contenimento ad una funzione di controllo in alcuni casi difficile da gestire.
In tale contesto va da sé che anche i familiari che hanno sperimentato in vario modo infruttuosi tentativi di arginare la tossicodipendenza e i suoi effetti siano comprensibilmente spesso stanchi, sfiduciati ed arrabbiati. Per questo è importante che, se necessario, anche partner e familiari possano essere aiutati da un terapeuta esperto ad esprimere le proprie paure ma soprattutto siano aiutati ad affrontarle.
Tiziana Bussola, psicologa e psicoterapeuta, negli ultimi 25 anni si è occupata della cura di persone con patologie della dipendenza, in particolare di soggetti cocainomani integrati socialmente.
Ha coadiuvato sperimentazioni e ricerche nell'ambito del trattamento ambulatoriale di pazienti con dipendeza da cocaina.
La Relazione OEDT OSSERVATORIO EUROPEO DROGHE del 2012 stima che circa 15 milioni e mezzo di persone abbiano sperimentato cocaina almeno una volta nella vita.
Sono le classiche persone della porta accanto, persone normali con una patologia: la dipendenza da cocaina.